Disturbi Sessuali

Disturbi sessuali
Il comportamento ed i vissuti che emergono nella sessualità umana riguardano pienamente la psicologia e la psicoterapia ma dovrebbero essere interpretati e valutati in una collaborazione interdisciplinare.

Entrano infatti a far parte del comportamento sessuale normale e patologico aspetti fisici e fisiologici che appartengono a varie branche di studio della mediina; ne consegue la prudenza di orientare i quesiti relativi ad una anomalia nel desiderio o nella risposta sessuale a partire da un riscontro medico.

Nell’uomo comunque tale comportamento è indubbiamente influenzato dalla attività mentale e profondamente radicato in aspetti psicologici e psichici ed è in relazione a queste componenti che entrano in gioco le competenze di materie psicologiche, tra queste la sessuologia.

Si comprende con una discreta immediatezza il fatto che alcuni disturbi che pur si esprimono a livello comportamentale (esempio difficoltà nella erezione o mancanza di desiderio) investono pienamente l’area emotiva e la personalità; entrano in gioco inoltre le caratteristiche culturali e sociali dell’ambiente a cui si appartiene.

Per quanto detto, possiamo parlare di disfunzioni psicosessuali vale a dire situazioni che investono il corpo, la fisiologia, le dinamiche psicologiche personali e interpersonali, interferendo in modo negativo sugli aspetti della sfera sessuale di un soggetto.

Vediamo quali sono i principali disturbi che possono presentarsi nell’area sessuale:

  • disturbi che riguardano il desiderio
  • disturbi che riguardano l’eccitazione
  • disturbi che riguardano l’orgasmo
  • disturbi relativi a dolore sessuale
  • disturbi che riguardano l’identità di genere
  • forte accentuazione della sessualità
  • comportamento sessuale compulsivo
  • parafilie

Le parafilie sono conosciute come perversioni o deviazioni e sono: Masochismo, Sadismo, Pedofilia, Feticismo, Voyeurismo, Esibizionismo, Gerontofilia (attrazione per persone molto anziane), Coprofilia (eccitazione nel contatto con escrementi).

Per meglio individuare gli aspetti psicologici e psichici che possono intervenire nelle espressioni sessuali segue un breve elenco delle situazioni più frequenti:

  • depressione
  • ansia
  • stress cronico
  • problemi nella relazione di coppia
  • legami non risolti con i propri genitori
  • eventi legati al ciclo di vita (anche di tipo familiare es. nascita di un figlio o adolescenza)
  • difficoltà ad accettare il proprio corpo
  • anoressia psicogena
  • disturbi di personalità (nel sito: informazioni sul Disturbo Narcisistico di Personalità)
  • esperienze traumatiche o abusi

L’insoddisfazione…

Resta ai margini delle classificazioni il fatto che anche nei casi in cui la sessualità è possibile e praticata può risultare all’individuo non soddisfacente, un orgasmo che nasconde delusioni.

Il problema è più frequente di quanto si pensi, più spesso viene segnalato dalla donna ma tocca in modo consistente anche il maschile; disagio spesso taciuto al partner, segregato alle confidenze di pochi amici.

I motivi di insoddisfazione possono essere diversi.

Con poco sforzo possiamo pensare alla inibizione, alla paura di lasciarsi andare all’altro ed alle emozioni, alle fantasie che pensiamo di non poter condividere magari per apprendimenti pregressi e che al contrario vorremmo mettere in discussione ma non ci riusciamo.

La situazione che tocca i tabù sociali e l’intero sistema di valori nel momento in cui ci fosse passata la nozione di cosa sbagliata o sporca. Anche per paura, di essere svalutati, abbandonati possiamo a volte accettare rapporti che non desideriamo o che non desideriamo in quel modo o in quel momento, senza parlare.

Un piacere che inoltre nessuno ci ha insegnato quale quello di poter guardare il partner e toccarlo, abbracciarlo entrando con lui nella sfera della fisicità.

Così mentre le corazze delle nostre difese si innalzano, mentre la logica del non dire, del fuggire verso altro, del subire, ci portano ad abbandonare la ricerca, dentro pian piano si incrina la convinzione di poter essere efficienti, almeno per noi stessi!

Così con il nostro modo di pensare veloce ci priviamo della riflessione e con questa il più delle volte anche da una possibile cura.